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Poesie dei giorni nostri, che scrutano anni bui. Poesie d'amaro e d'amore. Viaggi sofferti fra ricordi, nonsensi quotidiani, sicumere, uffici, banconi. Ora crude e aggressive, ora fragili e delicate, sono figlie delle circostanze più disparate, degli sgabelli dei bar, dei dormiveglia allucinati, dei litigi, delle notti in campagna ad ascoltare cicale e la vita passare. «Eravate pupilla degli occhi pompa del sangue sole che strilla budello dell'anima vi siete arresi al viso ignoto a mani più esperte dei vostri sogni a cani abbaianti a sbagli imparati a memoria».